Una delle domande che spesso viene posta da chi ha già un edificio esistente è quella di sviluppare un intervento di soprelevazione in legno.
Ciò è possibile il più delle volte grazie ai cosiddetti "bonus energetici", ovvero metri cubi che è possibile aggiungere ad un edificio a fronte di una sua riqualificazione energetica complessiva. Il proprietario si trova quindi nel caso di vedere da un lato ridotte le spese di climatizzazione, e dall'altra parte ha a disposizione dei metri cubi che può aggiungere come meglio crede. Se anche tu sei in questa situazione, forse può essere interessante condividere alcune considerazioni. L'aumento di volume è un'opportunità importante per aggiungere spazi, come ad esempio nuove camere, o un piccolo appartamento o ancora una grande zona giorno. L'ampliamento può essere fatto in aderenza all'edifico esistente oppure sopra, ovvero soprelevando e aggiungendo in copertura (o su terrazzi piani) i nuovi spazi. Quando possibile anche dal punto di vista urbanistico, è sempre preferibile decidere di soprelevare, in modo da non occupare giardini o pertinenze dell'edificio (il cosiddetto consumo di suolo è uno dei problemi attuali: questo tipo di intervento muove nella direzione importante del mantenimento degli spazi non edificati e per questo è preferibile). E' facile quindi capire che se devo aggiungere un volume sopra ad uno esistente, mi conviene farlo utilizzando materiali "leggeri": per questo il legno, rispetto al laterizio e al cemento è senza dubbio la scelta più adatta: il peso minore che andrà a scaricarsi sulla struttura esistente necessita comunque di una valutazione strutturale. Oltre a questo aspetto, la costruzione in legno ha una gestione del cantiere molto meno impattante rispetto al laterizio e al cemento: i pannelli in x-lam arrivano in cantiere già pronti e sono assemblati rapidamente, consentendo di limitare disagi per chi vive nell'edificio sottostante durante i lavori. Ricorda anche che migliorare le prestazioni energetiche della parte esistente consente di avere un notevole risparmio delle spese di riscaldamento (e minori emissioni nell'atmosfera). Inoltre l'intervento può diventare un'occasione per dare una nuova immagine all'intero edificio. Ecco il risultato finale dell'immagine che vedi qui sopra! Quindi, per valutare quali sono le reali opportunità, i costi e i benefici nel tuo caso la strada migliore da intraprendere è quella di affidarsi ad un tecnico per definire il costo dell'intervento di miglioramento energetico dell'edificio esistente, valutare quanti metri cubi puoi realizzare, sviluppare un progetto preliminare coerente con la normativa urbanistica e quantificare il costo esatto (e non al metro quadrato) dell'intervento di riqualificazione energetica e di soprelevazione, in modo da avere tutte le informazioni che ti permetteranno di effettuare la scelta più opportuna.
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Una delle domande più frequenti per intende realizzare un edificio in legno è: "Quanto costa al metro quadrato?".
Esistono centinaia e centinaia di siti che individuano costi di costruzione al metro quadrato per edifici in legno a telaio o in x-lam, con valori che vanno dai 1.200 ai 2.000 €, e quindi ti sarà capitato di trovare spesso una cifra media tra i 1.500 € al metro quadrato. L'esperienza però ha insegnato che troppo spesso questi valori sono solo degli "specchietti per le allodole", e non solo per "cattiveria" di chi te li fornisce. Il prezzo al metro quadrato è un valore che ha poco a che fare con la realtà del tuo progetto. Infatti, l'incidenza di un costo dipende da un numero di variabili elevato. Ad esempio, immagina una casa di 100 mq (con una pianta quadrata con lato 10 m). Ipotizzando un costo medio di 1.500 € al metro quadrato, vorrebbe dire che per realizzarla l'importo totale dei lavori ammonterebbe a 150.000 €. Se però ipotizzi di realizzare la stessa casa con due pareti completamente vetrate, è difficile credere che il costo sia sempre pari a 150.000 Euro: le due vetrate costerebbero da sole qualche decina di migliaia di Euro (a parte le questioni strutturali e tecniche per realizzarle, beninteso), facendo "sballare" il costo complessivo. Insomma, più che "un" prezzo al metro quadrato, credo sia improntate capire "il" costo complessivo del tuo progetto. Per questo è buona prassi richiedere un preventivo complessivo e dettagliato da parte di una ditta che costruisce in legno (e non un computo metrico generico redatto dal tuo tecnico o un prezzo al metro quadrato): una vera e propria offerta economica che prenda in considerazione tutte le caratteristiche del tuo progetto, e che il tuo tecnico dovrà completare con tutte le altre spese necessarie. Mi riferisco ad esempio all'IVA, agli oneri, alle spese tecniche, alle lavorazioni di altre ditte o artigiani (allacci fognature, acquedotti, recinzioni), agli arredi, agli imprevisti: voci delle quali avremo modo di parlare nei prossimi articoli, e che come vedrai possono arrivare a valere anche più del 40% del solo costo di costruzione. Uno dei maggiori vantaggi di chi costruisce in legno è che la cifra quantificata all'inizio difficilmente presenta delle sorprese finali, poiché le aziende più serie si affidano a preventivazioni realizzate attraverso software di progettazione tridimensionale elaborando dei files che con pochi passaggi vengono trasmessi ai centri taglio che realizzano l'edificio "al millimetro". Per questo assume una grande importanza negli edifici in legno la progettazione tridimensionale accurata, che pone al riparo da imprevisti oltre che consentirti di comprendere a fondo l'edificio che verrà realizzato. Ricapitolando, non perdere tempo a cercare un costo al metro quadrato di una casa generica, ma concentrati a capire il costo complessivo e reale del tuo edificio. Pretendi sempre dal tuo tecnico un quadro economico complessivo, in modo da pianificare l'investimento complessivo senza dover recuperare ulteriori fondi in fase di realizzazione: meglio sapere fin dall'inizio la cifra complessiva (magari spaventandosi o riducendo le dimensioni dell'edificio) anziché scoprire "in corsa" che per arrivare alla fine del tuo sogno mancano ancora decine di migliaia di Euro. Una delle caratteristiche principali di un edificio in legno è la sua struttura portante. Tra quelle attualmente più diffuse, la scelta può essere tra struttura portante a telaio o a pannelli. I pannelli a loro volta possono essere in xlam (o x-lam, o CLT - cross laminated timer) o in MHM (massive holz mauer, letteralmente "muro massiccio in legno").
La struttura portante a telaio è composta da montanti verticali (piccoli pilastri) in legno posti ad una distanza di circa sessanta centimetri sui quali vengono fissate delle lastre in OSB o in fibrocemento. Lo spazio tra i montanti verticali viene utilizzato per il passaggio degli impianti. La struttura portante in xlam è un pannello pieno costituito da strati di assi incollate tra di loro fino a raggiungere lo spessore totale dai dieci centimetri in su (in funzione dei carichi che la struttura dovrà sostenere: normalmente per un edificio di pochi piani non si arriva oltre i quattordici centimetri per le pareti e i diciotto centimetri per i solai). Infine, la struttura portante in MHM è analoga a quella in xlam, ma gli strati di assi che la compongono sono tenute assieme senza l'uso di colla, in genere attraverso l'impiego di chiodi in alluminio. Nelle strutture a pannello in xlam o in MHM gli impianti passano in una controparete di circa dieci centimetri realizzata internamente. Tutte le tipologie di parete portante sono completate esternamente dal pacchetto isolante e dalla finitura scelta (intonaco o lastre esterne). La differenza principale tra le tre tipologie è la quantità di legno impiegata: una struttura "piena" come xlam o MHM prevede un uso di legno considerevole, a differenza di un edificio con struttura portante a telaio. Il primo effetto di questo dato di fatto è che l'edificio a pannelli di xlam o MHM costa quasi un 10% in più rispetto al medesimo edificio con struttura a telaio, anche se un edificio a telaio di buona qualità arriva a costare quasi quanto un edificio in xlam e ad avere una cubatura di legno considerevole. Spesso però chi punta all'edificio a telaio è attratto dal risparmio e la quantità di legno impiegata è uno dei primi aspetti a farne le spese. Il minor quantitativo di legno comporta anche una minore massa, o peso della struttura (di certo sempre inferiore ad un edificio in cemento armato o in laterizio): per questo motivo il comportamento estivo degli edifici in legno a pannelli in xlam o MHM è migliore e risulta naturalmente più fresco rispetto al medesimo edifico a telaio. C'è anche chi sostiene che la struttura a telaio, irrigidita solo da pilastri in legno ogni sessanta centimetri e da pannelli dello spessore di pochi centimetri, abbia una minore solidità rispetto ad una struttura che prevede pareti piene in legno come i pannelli di xlam o di MHM, e di sicuro l'impressione che si ha vedendo crescere rapidamente una struttura a pannelli o una struttura a telaio può esser quella. Un aspetto interessate dal punto di vista architettonico degli edifici con struttura portante a pannelli in xlam è la possibilità di mantenere a vista la struttura, dato che la finitura interna può risultare molto gradevole e può caratterizzare in modo inatteso un edificio. Vi sarebbero altri aspetti legati al progetto della tenuta all'aria, della solidità costruttiva, della salubrità, dell'igroscopicità, ma per ora mi sono dilungato già troppo. Che la struttura portante sia a telaio, a pannelli di xlam o di MHM, è importante comprendere le caratteristiche delle specifiche tipologie costruttive e discutere assieme al proprio tecnico pro e contro, al di la di quanto viene proposto da chi costruisce. On line il nuovo sito di CCA. Una nuova veste per questo prezioso media, importante per mettersi in contatto e condividere le esperienze professionali. Suggerimenti sono sempre graditi!
Mantenere a vista la struttura portante in xlam rappresenta una possibilità offerta da quasi tutti i produttori. Se da un lato è vero che in questo modo i pannelli portanti diventano delicati e possono avere maggiori difficolta nel progetto di tenuta all'aria, dall'altra parte questa scelta diventa elemento caratterizzante e sincero di una realizzazione in legno. Abbiamo percorso questa strada in alcune realizzazioni e condividiamo alcune riflessioni in merito.
La presenza di pareti interne in cartongesso, assieme ad un attento progetto degli impianti coordinato con quello degli arredi, consente di spostare sulle pareti non in xlam tutta l'impiantistica. Quanto alla tenuta all'aria, la consueta attenzione ed il progetto di tenuta all'aria va semplicemente approfondito tenendo conto anche della volontà di mantenere a vista i pannelli o i solai in xlam. I nodi critici sono le giunzioni tra pannello e pannello, quelle tra solaio e solaio e quelle tra pareti e copertura (specialmente in corrispondenza dell'orditura della copertura. Naturale o sbiancato, una volta gestiti gli aspetti progettuali ed esecutivi, l'effetto finale -quello che rimane per sempre- è assolutamente interessante, oltre che coerente e sincera espressione della struttura portante. Due abitazioni in xlam in realizzate provincia di Modena da Sintechome su progetto del nostro studio, sono state pubblicate sul numero 28 della rivista legnoarchitettura.
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